teach back è una performance sonora e visiva che esige la partecipazione attiva del pubblico.
L’idea è di attivare un luogo dove sperimentare in forma dialogica, una “composizione” a più voci.
Partendo dalla disomogeneità di base dei partecipanti, si provocheranno interferenze creative costruite sulla soglia degli accadimenti immediati, come succede con l’improvvisazione jazzistica.
A distanza di circa due anni dalla chiusura forzata del CRAC dal Liceo Artistico Bruno Munari di Cremona, il Centro pubblica nelle Edizioni Postmedia Books il libro TEN YEARS 2004 – 2014 Arte, educazione, formazione, lavoro, spazio pubblico di Dino Ferruzzi, un libro che documenta dieci anni di ricerca/azione nel campo dell’arte contemporanea e della didattica.
Il ricco apparato fotografico e i testi che compongono il libro, sono stati concepiti come un insieme di pensieri raccolti nel tempo, una narrazione a più mani, un accumulo di letture, suggestioni, incontri, che tentano di rivelare e individuare, in maniera trasversale, i contorni di una dimensione biopolitica dell’arte, dell’educazione, della formazione, del lavoro e dello spazio pubblico.
Oltre ai testi di Dino Ferruzzi e Gianna Paola Machiavelli, fondatori del CRAC, il libro è arricchito dalle testimonianze di Marcella Anglani, Katia Baraldi, Fabrizio Basso, Silvia Cini, Maurizio Coccia, Emilio Fantin, Mario Gorni, Pablo Helguera, Giancarlo Norese, OsservatorioinOpera (Piero Almeoni e Paola Sabatti Bassini), Luisa Perlo a.titolo, Paolo Perticari, Mara Predicatori, Mili Romano, e da un’intervista di Micol Costantini, studentessa al DAMS di Bologna, amici e artisti, curatori e studiosi con cui sono stati condivisi più da vicino, momenti di studio, di socialità e di operatività.
La stampa del libro è stata possibile grazie all’attivazione di una raccolta fondi dal basso, e da una serie di eventi che hanno favorito il coinvolgimento diretto di tante persone, con cui abbiamo condiviso collaborazioni virtuose e comuni interessi.

Il luogo dell’azione è circolare, musicisti e spettatori abiteranno il medesimo spazio. I materiali degli artisti taglieranno lo spazio circolare occupandolo diagonalmente. I materiali saranno collocati a parete o posati su vari supporti piani, e per quell'occasione potranno essere: usati, toccati, esibiti, ricollocati, adottati.
La Babylon Club Orchestra condotta da Massimo Milesi interagirà in tempo reale con il pubblico presente e con le installazioni video: Rovine di Dino Ferruzzi e frammenti di documentari tratti dal Processo ad Eichmann in Israele, interviste a Ivan Illich, Don Lorenzo Milani e Paulo Freire.
L'esigenza di questo tipo di comunicazione è parte di una metodologia di lavoro che ha sempre caratterizzato il CRAC, una "prassi" che predilige le forme inattese dell'improvvisazione, proprio come si usa fare con il Jazz. Anche il libro è scritto utilizzando questa modalità.
Nell’apparente precarietà delle configurazioni della comunicazione, si ritrova tutta la processualità dell’esistente come atto creativo.
Produzione: CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea – Cremona
Azione performativa e video: Dino Ferruzzi
Composizione sonora per il video Rovine: Angelo Petronella
Produzione sonora: Babylon Club Orchestra
Curatela progetto Io vedo, io guardo: Annalisa Cattani – Novella Guerra - Imola