In occasione della celebrazione dei 60 anni di attività, FOMAS Group, azienda internazionale leader nella realizzazione di forgiati e anelli laminati in acciaio, ha indetto - tra luglio e settembre 2015 - un concorso rivolto ad artisti internazionali, offrendo loro la possibilità di realizzare un’opera di grandi dimensioni in acciaio. Come dichiarato dal Dott. Jacopo Guzzoni, Vice President dell’azienda di famiglia, il progetto nasce dalla passione per l’arte contemporanea e dall’intenzione di dare spazio e voce ad un giovane artista, coinvolgendolo nelle tecniche della forgiatura; contribuendo al suo arricchimento professionale e avvicinando i dipendenti dell’azienda all’arte.

Il progetto, curato da Careof, aveva una giuria composta da Vincenzo De Bellis (già Direttore Artistico di Miart e Curatore per le Arti Visive al Walker Art Center di Minneapolis), Jannis Kounellis (artista), Gianni Bolongaro (presidente de La Marrana arteambientale)e da persone di Careof e della FOMAS. Tra le oltre 70 candidature arrivate, la giuria ha selezionato i progetti di Michele Bazzana, Alice Guareschi e Serena Porrati, ai quali è stata data la possibilità di visitare l'azienda e i processi produttivi e di ripensare il progetto presentato.
Serena Porrati è risultata la vincitrice. L’opera The object is not there indaga l’idea di materia intesa come flusso; movimento inarrestabile che trasborda ineluttabilmente i sistemi che occupa, ispirandosi alla nozione di Economia Generale del filosofo francese George Bataille. L’opera si compone di cinque pezzi forgiati in una lega composta al 97.08 % di ferro. Le altezze degli elementi rimandano all’andamento delle quotazioni di mercato di questo stesso materiale, in particolare alla “commodity futures” dell’Iron Ore Index, una contrattazione finanziaria in grado di fissare il costo della materia in un punto preciso del futuro. Le quotazioni giornaliere hanno determinato l’altezza dei singoli elementi, fino a rappresentare alla fine della settimana un picco, una discesa e una stabilità. Monumento istantaneo, l’opera materializza dei valori astratti; dati veloci creati, diffusi, fagocitati e presto dimenticati nei server. Sistemi informatici attraversano il mondo economico naturale e industriale; dischiudendo la viscosità e la porosità di ogni cosa. L’oggetto non è dunque qua, ma ovunque. E’un flusso, un agglomerato di elementi termodinamici terrestri che trasformano la materia, tra cui l’uomo. La forgiatura, per l'artista Serena Porrati, diventa una sintesi del pensiero, delle categorie linguistiche e delle azioni che costituiscono l’interazione tra civiltà e il mondo fisico che abitiamo.

L'opera è il frutto di due mesi di produzione in cui lo scambio di competenze e linguaggi tra gli ingegneri e tecnici della FOMAS e l'artista stessa, è risultato essenziale, fornendo occasione di reciproci confronti ed arricchimenti professionali.