Careof prosegue la collaborazione con la banca d’investimento del gruppo Crédit Agricole in Italia, nata ad ottobre 2012 con l’intento di approfondire il dialogo fra arte e impresa. Ogni quattro mesi, gli spazi della filiale milanese hanno accolto - e continueranno ad ospitare per il 2014 - il lavoro di artisti selezionati fra i molti presenti nell’archivio d’arte contemporanea DOCVA Documentation Center for Visual Arts.
2013: Silvia Idili, Marco Strappato, Giulia Ticozzi
Per aprire il ciclo di mostre del secondo anno, Careof e Crédit Agricole hanno scelto l’artista Marco Belfiore (Rovereto, 1971). Attratto dalla realtà nei suoi aspetti contraddittori, l’artista porta alla luce banalità e verità nascoste della vita quotidiana con un taglio ironico e critico e un'attenzione data ai dettagli. Nella serie Encyclopedia, (2007-2012), l’artista aggiunge a delle classiche stampe ottocentesche, particolari che conducono lo spettatore a realtà altre, più grottesche e vive delle precedenti.
In Clown White (2012), video con il quale Belfiore ha vinto il premio Megawatt Terna 04, utilizza volti di personaggi famosi ormai defunti colorandoli di bianco e pone in risalto le zone intorno agli occhi, al naso e alla bocca con colori vivi. Le celebrità diventano mostri che, se in un primo momento sembrano dialogare tra loro, successivamente emettono suoni disturbanti, incomprensibili. Il clown bianco che per tradizione, strenuamente, cerca di riportare l’ordine, diviene simbolo di perdizione, sfasamento, disturbo.

Presso Crédit Agricole, si ritrovano entrambi gli elementi: l’attenzione al dettaglio e la mostruosità. Gli acquarelli della serie Scherzi della natura (2012) sono uccelli della nostra fantasia, creati dall'associazione di parti diverse di uccelli reali. Nuovi esseri capaci di coniugare la mostruosità dell’incertezza, di qualcosa che non ci appartiene, con la normalità che l’immaginario esotico esprime. Nasce l’ambiguità, il disorientamento, la tensione. “La mostruosità che suggeriscono - sottolinea Belfiore - non destabilizza, forse perchè ci aspettiamo che l’uccello esotico sia esattamente così, o perché ormai viviamo sotto un costante bombardamento di immagini di ogni tipo. I miei Scherzi della natura non superano il tetto della "normalità", ma agiscono ad un livello più ambiguo in cui il confine tra mostruoso e rassicurante viene ironicamente sfumato. Questi ibridi si stanno trasformando in animali sociali con le loro zone d'ombra nascoste appena sotto la superficie“.

Scherzi della natura (2012) dialogano negli spazi della reception con la video animazione Syd Tucano (2008), che conferisce una dimensione ancor più ironica e leggera alla serie, e con la scultura Pappacano (2013) che riconduce l’ambiguità, percepita nelle opere a parete, ad una presenza materica più incisiva.
Il progetto si completa nell’area bar, dove l’artista presenta il video Monocromi (2011), con un loop incalzante e il “dietro le quinte” della sua produzione artistica.