Careof inaugura la nuova stagione espositiva con produzioni di artisti italiani e internazionali selezionate da Chiara Agnello fra i materiali entrati nell’ultimo anno a far parte dell’Archivio Careof & Viafarini.
Video: Rebecca Agnes, Yuri Ancarani, Luciana Andreani, Meris Angioletti, Marco Belfiore, T-Yong Chung, Brodie Ellis, Jacopo Miliani, Massimo Pianese, Marco Raparelli, Enzo Umbaca, Italo Zuffi
Progetti sonori: Guido Affini, David Balula, Riccardo Benassi, Beatrice Catanzaro, Stanislao Di Giugno, Francesca Grilli, Nark Bkb, Gabriele Sedda, Donatella Spaziani, Giuseppe Signorin, Robert Vincent
Installazione site specific: Funambolo di Emilia Scharfe con un testo di Gabi Scardi
Performance: Muta di Davide Savorani + Black Fanfare/Demetrio Castellucci
In mostra si alternano 25 lavori – con il ritmo di due al giorno - fra opere video e progetti sonori. Dalle animazioni di Rebecca Agnes e Marco Raparelli, alle creazioni di stampo cinematografico di Italo Zuffi e di Yuri Ancarani, alle storie descritte in immagine da Meris Angioletti, alle atmosfere evocate dai video dal carattere pittorico di Massimo Pianese, alle situazioni paradossali osservate da Iacopo Miliani o Brodie Ellis. Documentazioni tutt’altro che oggettive del reale sono le produzioni di Marco Belfiore, Luciana Andreani e T-Yong Chung. Di Enzo Umbaca viene presentato un progetto multimediale di ampie dimensioni dal quale è nata una performance, un video e un cd audio.

Molteplici anche gli approcci che caratterizzano le produzioni sonore: se i progetti di artisti quali Riccardo Benassi, David Balula e Guido Affini nascono dall’indagine di uno spazio reale, quelli di Francesca Grilli, Donatella Spaziani e Giuseppe Signorin sfruttano il mezzo per la sua capacità d’indagine intima ed introspettiva. Dall’isolamento di alcuni dettagli, sino alla messa in gioco e allo scardinamento di meccanismi presi a prestito da veri ambiti – dal cinema, alla cultura musicale, alle scienze applicate - nascono invece i lavori di Robert Vincent, Stanislao di Giugno, Nark Bkb, Gabriele Sedda e Beatrice Catanzaro.
Per il grande platano che sovrasta il giardino dello spazio espositivo, Emilia Scharfe ha realizzato Funambolo, una complessa installazione site specific. Intrecciando 2000 metri di corda di cocco con la tecnica ad uncinetto, l’artista tedesca ha avvolto – proteggendo e costringendo al tempo stesso - l’intero tronco dell’albero.
Spiazzante e malinconica, la performance Muta di Davide Savorani ripropone durante l’inaugurazione un’interpretazione sonora in loop della canzone Mbube (The lion sleep tonight).
Per l’installazione Funambolo si ringrazia LEGGERI GROUP