Gli arredi di Antonella Ortelli qualificano lo spazio della galleria come stanza chiusa disponibile ad essere arredata nuovamente.
Gli accessori corporei di Carla Vendrami ricordano l'inquilino momentaneamente assente.
La facciata osmotica di Luca Quartana porta alle pitture misurate di Marzia Belloli ed alla pittura formata di Marisa Lucia.
La mostra interpreta lo spazio come movimento tra interno ed esterno.